Iniziative - "Musica Barocca"
"Musica barocca"

RASSEGNA DI MUSICA BAROCCA

Tutto rivolto a far rivivere, negli occhi e nell'animo dei visitatori, quell'età grandiosa e tragica che fu il secolo XVII. Il "Maggio del Seicento al Borgo Vescovado" non poteva ignorarne un aspetto essenziale, quello della musica, in cui quell'età più pienamente espresse il suo senso drammatico dell'esistenza, l'ansiosa ricerca del nuovo, del meraviglioso, del fantastico, che aprì la via alla musica moderna. E' nata così la prima rassegna di musica barocca, con l'intento di essere l'inizio di un ciclo che duri negli anni. In spagnolo e portoghese venivano chiamate barocche le perle non perfettamente tonde, irregolari, curiose, bizzarre nella forma: per analogia fu detta, spregiativamente, barocca la civiltà di tutto il Seicento, per il gusto che vi predomina, per ciò che è appariscente, insolito, esagerato. Ma il significato negativo della definizione, nato dagli eccessi che si riscontrano soprattutto negli artisti minori, è via via scomparso dinanzi alla percezione della grandezza dei capolavori che quella stessa civiltà ci ha lasciato, soprattutto nella musica. Essa diviene l'arte che meglio di ogni altra riesce a penetrare oltre la realtà apparente, fino a far perdere certezza delle cose stesse. Sotto questo aspetto, la musica successiva può essere tutta vista come una creazione barocca.

Nella sua ricerca del fantastico e dell'immaginoso, il '600 trovò, infatti, proprio nella musica il suo massimo sfogo e con la musica, più ancora che con le arti figurative, creò il mondo dell'ambiguo, del continuo mutamento, dell'intuizione temporanea e irripetibile. Se a questa ricerca del fantastico e dell'apparente aggiungiamo il bisogno di stupire, di fare scena, proprio del barocco, non ci può meravigliare che proprio in questo periodo nasca e si sviluppi il melodramma, dove immaginario, fantastico, apparenza, senso scenico, hanno la loro giustificazione, la loro ragione di essere.

Accanto al melodramma c'è anche l'interesse per la natura che ispirerà molte composizioni, tra cui, importantissime, quelle di Vivaldi. Il gusto per la ricerca e per il nuovo porta a modificare e a perfezionare gli strumenti esistenti e a crearne di nuovi. Dalla viola rinascimentale, attraverso i due gruppi fondamentali di viole da gamba e viola da

braccio, nascono gli strumenti ad arco moderni; dal clavicembalo, nel tentativo di rendere possibile il chiaroscuro (il piano e il forte cioè), nasce il pianoforte. Intanto, sempre alla ricerca del nuovo, mettendo insieme più strumenti dal timbro diverso, si ha la possibilità di ottenere combinazioni sonore particolari mentre, ora aumentando ora diminuendo il numero degli strumenti, si ottengono i cambiamenti dinamici e cioè il piano, il forte, il crescendo, il diminuendo, ecc.. Nasce quindi la musica da camera, si gettano le fondamenta dell'orchestra moderna e nascono le varie forme strumentali (suite, sonata, concerto grosso, sinfonia). Anche per quanto riguarda il movimento, va determinandosi meglio l'indicazione della velocità (andante, allegro, moderato, ecc..), si inquadra più precisamente il ritmo, ingabbiandolo nelle battute musicali e si ha maggiore varietà nell'uso dei valori e, proprio nel '600, troviamo usata per la prima volta la croma. Si sviluppa la pratica degli abbellimenti musicali, sia per dare libero sfogo al virtuosismo degli strumentalisti dell'epoca, i quali così dimostravano meglio la loro bravura; sia perché gli strumenti dal suono corto, come il clavicembalo, con l'uso di notine aggiuntive (che giocavano quasi intorno alla nota principale) riuscivano a dare l'idea di un prolungamento del suono della nota stessa.

Agli appassionati della musica la Rassegna vuole offrire l'occasione per avvicinarsi, in uno scenario di grande suggestione e nell'esecuzione di artisti di fama, ai momenti salienti di questa scoperta di nuove dimensioni dello spirito e dell'arte. A ciò essi potranno poi aggiungere il piacere di una serata diversa, in un mondo diverso, quello delle feste di popolo del nostro favoloso seicento, che rivivrà per una notte nelle strade del Borgo Vescovado.

Filomena Della Gloria

Ecco alcune foto della manifestazione
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